Sicurezza del vaccino: falsi miti e disinformazione*

In tempi di pandemia come quelli che stiamo vivendo, i vaccini, la loro disponibilità e, soprattutto, la loro sicurezza, sono al centro del dibattito pubblico. Di vaccini anti Covid-19 si parla ovunque, non c’è, comprensibilmente, TG, programma televisivo, quotidiano o periodico che non ne parli… senza contare tutto ciò che si può trovare nel web!

Questa quantità sconfinata di informazioni, anziché aiutare a comprendere, crea una gran confusione e contribuisce al diffondersi di pregiudizi, specie sulla loro sicurezza.

La cattiva informazione su questo tema è particolarmente dannosa, in quanto genera effetti negativi che ricadono sull’intera collettività. Quando una persona decide di non vaccinarsi contro il SARS-CoV-2   – conseguenza più nefasta della disinformazione su questo argomento –  non mette in pericolo solo la sua salute, ma anche quella di tutte le persone con cui entra in contatto e, trattandosi di un virus assai contagioso, potenzialmente quella di tutta la popolazione.

E’ nella speranza di contribuire a fare un po’ di chiarezza su questo tema che vi proponiamo la sintesi di un articolo  in cui, partendo dalle evidenze scientifiche, si sfatano i principali miti che esistono in materia di sicurezza dei vaccini.

*Estratto da: Geoghegan S, O’Callaghan KP and Offit PA (2020) Vaccine Safety: Myths and Misinformation.  Front. Microbiol.  11:372. DOI: https://doi.org/10.3389/fmicb.2020.00372, traduzione  italiana a cura di Ebookecm.it

Sicurezza del vaccino: falsi miti e disinformazione*

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la reticenza verso il vaccino come una delle dieci principali minacce per la salute globale nel 2019. Le ragioni per cui le persone scelgono di non vaccinarsi sono complesse, ma una delle principali sembra essere la sfiducia nella sicurezza del vaccino, dovuta alla preoccupazione per gli effetti collaterali.

Introduzione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in attesa di essere vaccinato
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in attesa di essere vaccinato

I vaccini sono tra le più grandi conquiste di salute pubblica dei tempi moderni. Hanno salvato e continuano a salvare milioni di vite in tutto il mondo. Il loro successo è tale che in ambienti ad alto reddito la maggior parte dei pazienti, dei genitori e degli operatori sanitari non hanno esperienza diretta delle conseguenze devastanti di molte delle malattie che i vaccini prevengono. Negli ultimi decenni la reticenza verso i vaccini è emersa come uno dei principali problemi di salute pubblica che porta all’insorgere di infezioni trasmissibili come il morbillo. Le ragioni del rifiuto del vaccino sono complesse e variano a seconda del contesto geografico e culturale. Tuttavia, la preoccupazione per la sicurezza del vaccino continua a far calare di molto la diffusione del vaccino nella maggior parte dei contesti (Larson et al., 2014). Questa preoccupazione è alimentata dalla disinformazione e diffusa attraverso gruppi organizzati di antivaccinisti, social media e celebrità. Nonostante la mole di dati scientifici a sostegno della sicurezza dei vaccini attualmente raccomandati, continua ad essere arduo contrastare le false informazioni per convincere le popolazioni sospettose verso il vaccino. Se da un lato ci saranno sempre individui con convinzioni radicate sui quali i dibattiti documentati sulla sicurezza dei vaccini hanno scarso impatto, è stato però più volte dimostrato che le raccomandazioni degli ambulatori influenzano molto il processo decisionale sui vaccini (Smith et al., 2017). Quindi è importante che gli operatori sanitari siano in prima linea nel comprendere i dati disponibili sulla sicurezza e si sentano in grado di dare un parere valido e supportato da prove scientifiche. In questo articolo discuteremo le più comuni controversie sulla sicurezza dei vaccini, riassumeremo i dati disponibili e  evidenzieremo alcuni di quelli che riteniamo essere gli studi di ricerca più importanti per ogni argomento  (Tabella 1).

  Falsi miti sulla sicurezza dei vaccini  Fatti da conoscere
  Troppi vaccini, troppo presto  Il numero dei componenti immunologici dei vaccini è calato nel tempo. I 14 vaccini attualmente nel piano degli Stati Uniti contengono 160 proteine immunologiche in totale. Il vaccino contro il vaiolo ne contiene 200.9 
  Troppi  vaccini   possono  sovraccaricare  il sistema  immunitario  Dati epidemiologici e biologici mostrano che la crescita del numero di vaccini non ha effetti sulle funzionalità     immunitarie. 
Il vaccino MMR provoca autismoLo studio che ha lanciato l’accusa prendeva in considerazione 12 bambini. Il paper è stato in seguito ritrattato per evidente distorsione dei dati. Diversi studi su larga scala, tra cui uno studio su mezzo milione di bambini, hanno mostrato che non c’è associazione tra la somministrazione di MMR e il rischio di autismo.
  Il vaccino contro HPV aumenta il rischio di malattie autoimmuni  Sono state somministrate più di 270 milioni di dosi di vaccino contro HPV. Diversi studi ben strutturati non hanno rilevato nessuna correlazione tra HPV e malattie autoimmuni.
  Il vaccino contro l’influenza fatto nei primi mesi di gravidanza aumenta il rischio di aborti  Uno studio su 2762 donne non ha mostrato associazione tra il vaccino e l’aborto spontaneo.
Tabella 1. Fatti da sapere, in contrasto ad alcune preoccupazioni comuni sulla sicurezza dei vaccini

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Siringa con fiala del vaccino COVID 19
Healthcare cure concept with a hand in blue medical gloves holding Coronavirus, Covid 19 virus, vaccine vial

I vaccini causano autismo?

Il collegamento ipotizzato tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e disturbi dello spettro autistico ha una storia lunga e complessa, a partire da un articolo (poi ritirato) nella rivista Lancet nel 1998 (Wakefield et al., 1998). L’articolo è stato ritrattato a causa di un’errata rappresentazione dei dati clinici e biologici, problemi che hanno in parte causato la radiazione dall’Albo dei medici del Regno Unito il suo autore principale, Andrew Wakefield.

Ricevere più vaccini può indebolire il sistema immunitario?

I dati epidemiologici e immunologici confutano l’idea che i vaccini indeboliscano la risposta immunitaria. In un ampio studio di coorte danese che comprendeva 805.206 bambini nati tra il 1990 e il 2001 non sono state osservate associazioni tra numero di vaccinazioni e ricoveri con infezioni diverse da quelle obiettivo dal vaccino (Hviid et al., 2005).

I coadiuvanti e i conservanti usati nei vaccini sono sicuri?

Dal momento che studi epidemiologici su larga scala hanno ampiamente smentito qualsiasi legame tra gli antigeni del vaccino ed esiti negativi dello sviluppo neurologico, le resistenze ai vaccini più recenti si sono concentrate sulla sicurezza di una varietà di ingredienti del vaccino – tra cui i coadiuvanti e conservanti. Due dei più comunemente citati sono l’alluminio e il mercurio.

I vaccini contengono frammenti di DNA umano e animale?

Visto che alcuni vaccini sono prodotti utilizzando linee cellulari di embrioni umani, alcuni residui di DNA umano possono essere trovati ad esempio nei vaccini contro varicella, rosolia, epatite A, e in uno dei vaccini antirabbici. È stata sollevata  una preoccupazione per la sicurezza in merito all’esposizione dei pazienti vaccinati a tale DNA. Ci sono una serie di ragioni per credere che questa esposizione non rappresenti un pericolo per i destinatari del vaccino.

I vaccini causano malattie autoimmuni?

Le associazioni tra vaccini e autoimmunità sono un’altra preoccupazione frequente per la sicurezza e sono state studiate approfonditamente in relazione ad una serie di diversi disturbi autoimmuni (AI), tra cui il diabete mellito di tipo 1 (DM di tipo 1), la sindrome di Guillain Barré (GBS), la sclerosi multipla (SM) e altri disturbi demielinizzanti. Gli studi epidemiologici esistenti non hanno trovato alcuna associazione tra il numero di vaccini diversi e un aumento del rischio di disturbi autoimmuni.

In primo piano una persona che sta per essere vaccinata, sullo sfondo pannello con la scritta "L'Italia rinasce con un fiore Vaccinazione anti-Covid 19"

I vaccini hanno effetti collaterali gravi o pericolosi per la vita?

I vaccini vengono somministrati a persone sane e quindi si attengono a uno standard di sicurezza ancora più elevato rispetto ai medicinali utilizzati per il trattamento delle malattie. Vengono sottoposti a rigorosi studi di sicurezza ed efficacia nella fase precedente all’autorizzazione. Al fine di identificare i rari effetti collaterali che possono essere stati tralasciati negli studi pre-autorizzazione, i vaccini sono sottoposti a un continuo monitoraggio post-autorizzazione.

Conclusione

In questo articolo abbiamo riassunto le comuni polemiche sulla sicurezza dei vaccini ed evidenziamo quelli che riteniamo essere alcuni degli studi più  importanti  per  confutare queste preoccupazioni. La disinformazione in merito alla sicurezza dei vaccini rappresenta una minaccia per la vita dei bambini in tutto il mondo ed è fondamentale che gli operatori di assistenza primaria comprendano per primi le evidenze scientifiche e possano dire con sicurezza che i vaccini sono un intervento sicuro e salvavita.

1 commento su “Sicurezza del vaccino: falsi miti e disinformazione*”

  1. A FINE PANDEMIA COVID19 , si potrà fare un bilancio sù questo argomento. Non è da escludere che: i fortemente dubbiosi, si potrebbero redimere dopo un colloquio, con un medico vaccinatore o medico di famiglia. Allo scopo di fugare ogni dubbio e rendere un semplice gestocome questo, un momento di responsabilità collettiva

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