Pregiudizi e Stereotipi: cosa sono e come si diffondono

Definizione

Un pregiudizio è, letteralmente e in senso generale, un giudizio dato a priori, prima, quindi, di avere tutte le informazioni necessarie per compiere una corretta valutazione di una situazione, di un oggetto, di una persona (Jervis, 2017).

In senso più tecnico e restrittivo, invece, il vocabolo serve a designare e connotare negativamente qualsiasi atteggiamento sfavorevole o ostile, particolarmente quando esso presenti – oltre ad un carattere di superficialità e di indebita generalizzabilità – anche caratteristiche di rigidità (quindi quando implica il rifiuto a metterne in discussione la fondatezza e la resistenza alla verifica della sua pertinenza e coerenza).

Stereotipo (dal francese, stereotype, neologismo creato dal tipografo Firmin Didot), è invece il termine con il quale ci si riferisce ad un’opinione precostituita su persone o gruppi, che prescinde dalla valutazione del singolo caso ed è frutto di un antecedente processo d’ipergeneralizzazione e ipersemplificazione, ovvero risultato di una falsa operazione deduttiva (Enciclopedia Treccani, 2016).

Questo vocabolo fu usato per la prima volta con questa accezione dal giornalista O. Lippman. La maggior parte delle definizioni di stereotipo sottolineano gli aspetti di ipersemplificazione e impermeabilità all’esperienza. Se valutati secondo i canoni della logica essi si presentano, dunque, come strumenti di pensiero ‘pseudo-logici’.

In riferimento a cosa si parla di pregiudizi e stereotipi.

Generalmente si parla di pregiudizi e stereotipi in riferimento a fenomeni sociali, ma non bisogna dimenticarsi che essi possono riguardare altri ambiti, come ad esempio tematiche di psicologia popolare, realtà naturali ed oggetti   eterogenei (come serpenti, pipistrelli, la letteratura poliziesca ecc.).

Nonostante ci si occupi quasi esclusivamente dei pregiudizi e degli stereotipi negativi, in quanto origine di conseguenze talvolta drammatiche (si pensi ad esempio alla xenofobia), non bisogna dimenticare che esistono anche i pregiudizi e gli stereotipi positivi che, pur avendo generalmente conseguenze meno gravi, in ogni caso non consentono di conoscere realmente una determinata realtà. Pensando ai pregiudizi e agli stereotipi positivi riferiti a persone, anche se in apparenza possono sembrare lusinghieri ed apprezzabili, in realtà essi non consentono di vedere e di riconoscere la persona per quella che è e tale disconoscimento, a lungo andare, ha effetti negativi sull’autostima e, a cascata, su tutte le sfere della vita.

Perché nascono pregiudizi e stereotipi? Quali conseguenze provocano?

Ci sono varie ipotesi per spiegare il meccanismo che porta alla nascita degli stereotipi e dei pregiudizi: sicuramente ciò è determinato dal modo che gli esseri umani hanno di organizzare ed elaborare le informazioni.  Nella maggior parte dei casi, quando si incontrano nuovi individui o nuove situazioni, le persone tendono a classificarle in categorie in base alle loro somiglianze e differenze per poterle memorizzare e ricondurre ad esperienze precedentemente memorizzate.

Nello specifico della conoscenza di persone nuove, quando all’interno del gruppo c’è una benché minima contraddizione, la tendenza è quella di suddividere gli individui in:

ingroup: formano il gruppo di cui una persona si sente parte;

outgroup: sono gli esterni al gruppo.

Spesso, come diretta conseguenza di tale distinzione, le persone sono portate ad attribuire caratteristiche positive – o comunque più positive – all’ingroup e negative – o meno positive – all’outgroup: ciò avviene perché    per mantenere o migliorare la stima di sé è necessario identificarsi con un gruppo visto superiore agli altri.

Esistono però anche altri fattori che determinano la nascita di pregiudizi e stereotipi, quali:

  • educazione ricevuta: esperienze compiute nei primi anni di vita o nel corso della prima socializzazione;
  • influenza dei mass media: i mezzi di comunicazione di massa (televisione ma anche libri per l’infanzia) hanno un potere persuasivo (specie sulle fasce della popolazione più vulnerabili);
  • influenze culturali ed esperienze successive: possono sorgere in qualsiasi momento della vita o si formano sotto l’influenza della cultura di appartenenza (Occidentali, Europei, Italiani)

Quando un pregiudizio viene appreso è difficile modificarlo, sia perché si ha paura di essere esclusi dal proprio gruppo, sia perché esistono una serie di processi, cognitivi e linguistici (ad esempio dare del tu agli stranieri o alle persone più giovani) che ne garantiscono il mantenimento.